Pointe Lachenal – Via Contamine

Pointe Lachenal - Via Contamine

La Pointe Lachenal è dedicata a Luis Lachenal, grandissima guida di Chamonix e primo uomo con Maurice Herzog a vincere una cima di 8000 metri, l’Annapurna. Lachenal perse la vita proprio in questa zona cadendo in un crepaccio. La via è stata aperta da Andrè Contamine, altra grande guida di Chamonix.

Questo itinerario è semplicemente stupendo: bellissime fessure che seguono il filo dello spigolo, ed attraverso il celebre muro di 50 metri, conducono con arrampicata elegantissima sulla vetta di questo bel satellite. Non a caso la via è molto frequentata: se si arriva da Punta Helbronner si dovrà necessariamente attendere le cordate che giungono più velocemente dall’Aiguille du Midi.

La spettacolare crepacciata che si attraversa scendendo da Punta Helbronner

Zona: Monte Bianco, Mont Blanc de Tacul, Pointe Lachenal

Quota partenza (m s.l.m.): 3750 (Aiguille du Midi) oppure 3466 m (Punta Helbronner), 3300 m attacco Sperone Est

Quota vetta (m s.l.m.): 3613

Apritori: Andrè Contamine, Pierre Labrunie, Robert Wohlschlag il 30 agosto 1959

Sviluppo: 300 m

Tipo di apertura: dal basso con chiodi tradizionali e cunei di legno

Esposizione: sud-est

Difficoltà: 6a+, 5c obbl.

Note: il grado obbligatorio basso è dato dal fatto che l’itinerario si svolge su belle fessure sempre proteggibili, è ovvio che però per divertirsi consigliamo un solido 6a da proteggere

Protezioni presenti: qualche friend e nut incastrato, qualche chiodo tradizionale, 1 resinato inox lungo L4, soste a resinati inox

Equipaggiamento: ramponi e piccozza per l’avvicinamento, friend dallo 0.2 BD al 4 B.D., doppi dallo 0.5 al 2 BD.

Accesso: da Chamonix salire in funivia all’Aiguille du Midi oppure da Courmayeur salire in funivia a Punta Helbronner

Avvicinamento:
A: dall’Aiguille du Midi scendere la cresta a volte esposta fino a raggiungere il ghiacciaio seguire la traccia che passa sotto la Parete Sud della Midi, poi prendere a sinistra e attraversare il grande piano che porta al Col du Gros Rognon (3415 m). Oltrepassarlo e scendere tenendosi verso destra in direzione dell’evidente Sperone Est della Pointe Lachenal. Generalmente ore 1,00 ma variabile secondo lo stato della cresta e del ghiacciaio.
B: da Punta Helbronner oltrepassare il Col Flambeaux e seguire la traccia che scende in direzione dell’Aiguille du Midi, attraversando una zona che, a seconda delle condizioni, può essere molto crepacciata. Superata la zona dei crepacci si proseguendo costeggiando a dovuta distanza la Pyramide, per risalire quindi verso l’evidente parete. Dal punto più basso della parete è presente un evidente doppio diedro che ha una sosta con catena inox alla base. La via attacca circa 8 metri a destra di esso, in un terrazzino dove è presente un resinato con cordone bianco (in inverno può essere coperto dalla neve), e segue la bellissima fessura di sinistra delle due parallele presenti. Ore 1,30 circa a seconda delle condizioni.

Gianni sul diedro di L3
Gianni su L5

Relazione

L1: dalla terrazza di partenza traversare un paio di metri a sinistra, quindi salire superando un vago bombamento, 6a, salire quindi per bellissima fessura, 5c con passi di 6a, sosta su 2 resinati da collegare, 25 m

L2: salire su belle fessure quindi traversare a sinistra seguendo il facile sotto una lama rovescia, 5a, salire quindi nuovamente verso destra per larghe fessure, 5a, fino alla sosta su 2 resinati con catena, 20 m

L3: salire verso destra per tratto appoggiato, 4a, quindi affrontare un diedro leggermente strapiombante che ritorna leggermente a sinistra, 6a, sosta su 2 resinati da collegare, 20 m

L4: salire nuovamente verso destra su tratto appoggiato, 4a, fino a raggiungere un diedro fessurato che si sale con arrampicata faticosa, 6a, dove la fessura si biforca si può decidere se salire a destra o a sinistra: a destra ci si trova in una larga fessura camino (non percorsa), a sinistra si prosegue per bellissima fessura con andamento verso sinistra, 5c, che conduce ad un piccolo strapiombino con resinato alto, 6a+, quindi per larghe fessure si raggiunge la cengia di sosta leggermente a destra, sosta su 2 resinati da collegare, 45 m

L5: salire verso destra e seguire un sistema di larghe fessure sullo spigolo, 5b, che conducono ad una comoda terrazza sul filo dello spigolo, sosta su resinato in placca e cordino su clessidra creata con il trapano, 20 m

L6: traversare a sinistra in placca con passo delicato, 6a, affrontare quindi il sistema di fessure che permette di salire il muro di placche gialle (tiro da urlo), 6a con passi di 6a+, poco sotto la sosta spostarsi sulla fessura di sinistra per rientrare a destra in cengia, 6a, sosta su 2 resinati da collegare, 25 m

L7: salire a destra della sosta affrontando un primo tratto fessurato più delicato, 6a+, proseguire continuando sulle fessure più appoggiate, 5c (attenzione a giocarsi correttamente le protezioni conservando friend gialli e rossi), sosta su 2 resinati da collegare, 30 m

L8: salire il sistema di fessure, 5b, sosta su 2 resinati da collegare, 15 m (è possibile saltare questa sosta e proseguire alla S9). Se si decide di non scendere a piedi, proprio poco a sinistra è presente la sosta con catena di Harold e Maude, scongiurando rischio incastro successivi)

L9: continuare per fessure appoggiate con leggero andamento verso sinistra, 5a, fino ad un terrazzino con una sosta, 30m (se si scende in doppia conviene non proseguire oltre per facilitare le doppie e ridurre il rischio incastro)

L10: salire lungo una fessura, 5b, ed affrontare un diedro, 5a, che riporta sullo spigolo, sosta su resinati, 30m

L11: continuare fino in vetta per fessure, 4a, sosta su spuntone, 20 m

Discesa:

A (discesa a piedi): scendere per circa 150 metri il ripido ghiacciaio sul versante nord, poi risalire all’Aiguille du Midi. Ore 1,30/2.00 a seconda delle condizioni. Se si rientra invece a Punta Helbronner, si riprende la traccia al Col du Gros Rognon, e si rientra per traccia di salita. Ore 2.00/2.30 a seconda delle condizioni. Entrambe queste discese obbligano ad arrampicare con lo zaino e il materiale da ghiaccio a spalle.

B (calate lungo la parete): le calate sono possibili lungo varie vie della parete, noi abbiamo utilizzato le soste di Harold e Maude e Le Bon Filon, a sinistra dell’itinerario di salita (riportate nella fotorelazione). Dalla base si rientra per sentiero di salita, all’Aiguille du Midi ore 1.00 circa, a Punta Helbronner ore 1.30 circa a seconda delle condizioni. Se si torna verso l’Italia, attenzione al rientro lungo la crepacciata che con alte temperature, può essere necessario aggirare.

Dafne in partenza sul muro di 50 metri (L6)
Dafne sulle splendide fessure di L8

Per questa via abbiamo utilizzato il materiale GRIVEL

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Foto-relazione

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