Grand Flambeau – Settore Cuori di Ghiaccio
Grand Flambeau - Settore Cuori di Ghiaccio
Il Settore Cuori di Ghiaccio al Grand Flambeau è un vero gioiello per gli amanti del misto. Il settore è stato ideato e realizzato dalla Guida Alpina Ezio Marlier che ha aperto i seguenti itinerari: Moniamena, Ginogigio, Sexocet, Il Vecio, Cuori di Ghiaccio, Koala Pirla, Gaietta e La Vie En Rose. Il 1 novembre 2019 anche la Guida Alpina Enrico Bonino ha salito la via Diherdral Frutti di Mare.
Ne risulta quindi un settore ricco di vie di misto di un certo impegno, di difficoltà da M6 a M8. Tutte le vie sono facilmente accessibili dal Rifugio Torino, sono percorsi effimeri legati strettamente alle condizioni della temperatura e quindi di neve e ghiaccio.
Scrive la Guida Alpina e apritore Ezio Marlier
Finalmente si apre la nuova stagione di ghiaccio e misto e, grazie alle tecniche evolute negli ultimi 15 anni, si stanno cercando nuove frontiere.
Queste pareti in gran parte dell’anno non sono assolutamente percorribili a causa della qualità della roccia decisamente instabile, ma grazie alla neve e al freddo che tutto compatta sono aperte nuove possibilità. In queste vie impari il “mestiere”, metti in pratica quello che hai imparato nelle palestre di total-dry e la neve e il poco ghiaccio condiscono l’ambiente. Il ghiaccio è poco, fine, e queste vie sono la normale evoluzione delle goulotte piene di ghiaccio: questo “misto moderno” consente la pratica in periodi e pareti diversamente impossibili.
In queste vie i chiodi da ghiaccio li si lascia a casa. Devi trovare il momento e le condizioni, non basta cercare su internet la linea, bisogna informarsi, conoscere il posto e le condizioni, bisogna guardare e immaginare, aspettare e provare, il periodo giusto ed il momento che spesso è relegato a qualche settimana, ciò che i grandi maestri chiamavano “cultura alpina”.
Ho quindi pensato di salire più vie possibile, attrezzando meglio possibile ma lasciando un po’ di gas! Questo per creare un luogo vicino, in quota con avvicinamento nullo e con condizioni perfette anche con il brutto tempo.
Nasce così un settore che ho chiamato “CUORI DI GHIACCIO” in onore al noto gruppo Facebook e ai suoi iscritti, gestito dalla mitica Monia Gaibotti senza scopo di lucro e solo per pura passione! È un mito!
9 vie per adesso, ma non è ancora esaurito il potenziale.
Guida Alpina Ezio Marlier, 8 novembre 2019
Zona: Grand Flambeau (Monte Bianco)
Quota partenza (m s.l.m.): 3375 m (Rifugio Torino)
Quota vetta (m s.l.m.): 3566 m (Cima del Grand Flambeau)
Apritori: l’ideatore del settore ed apritore delle vie è la Guida Alpina Ezio Marlier con diversi compagni nel 2019. La Guida Alpina Enrico Bonino è apritore della via Frutti di Mare
Sviluppo: da 120 m a 180 m a seconda delle vie
Tipo di apertura: dal basso con fix inox
Esposizione: nord-est e nord
Difficoltà: da M6 a M8 secondo le relazioni sotto riportate
Note: le vie sono facilmente accessibili dal Rifugio Torino. Sono percorsi effimeri legati strettamente alle condizioni della temperatura e quindi di neve e ghiaccio
Equipaggiamento: normale per salite di misto moderno, friends fino al blu BD, serie di nuts, fettucce, 2 mezze corde da 50 m
Accesso: da Courmayeur salire in funivia fino al Rifugio Torino
Avvicinamento: dal Rifugio Torino raggiungere il Colle Flambeau costeggiando la parete sulla sinistra. Ore 0,10.
Relazioni
Monia Mena
Relazione della Guida Alpina Ezio Marlier.
Bella, su nastri di ghiaccio molto esili e tanto misto. La linea di salita è lungo l’evidente canale che si nota subito, con i primi due tiri difficili.
Apertura: prima salita Ezio Marlier e Alberto Corbella il 27/10/2019
Difficoltà: ED-, M7+
L1: M7+, lungo croste di ghiaccio e strapiombo finale fisico, 6 spit lungo il tiro 3 sulla dx nel passo duro e uno in uscita al centro della goulotte, sosta su fix a dx, 25 m
L2: M5, subito una stretta e profonda goulotte e uscita da tenere orecchie dritte, canale facile (50°) e sosta su fix e cordone su placca a dx, 40 m
L3: difficoltà classiche 50°, verso evidente a sx e poi fianco dx del canale, sosta a dx su fix e cordone, 45 m
L4: leggermente a dx e aggirare lo scoglio ritornando a sinistra e sosta in centro al canale in direzione sotto le balaustre d’acciaio ben visibili, 45 m
L5: ancora difficoltà classiche fino alla piattaforma della funivia, 25 m
Discesa: in doppia lungo la via, la prima dalla ringhiera della piattaforma
Ginogigio
Relazione della Guida Alpina Ezio Marlier.
Bella, su nastri di ghiaccio molto esili e tanto misto. Secondo tiro difficile e fisico.
Apertura: prima salita Ezio Marlier e Sergio Fiorenzano il 30/10/2019
Difficoltà: ED-, M7/M7+
L1: M4, lungo nastri di ghiaccio fine, sosta su fix a sx, 25 m
L2: M7/7+, molto verticale uscita in fessura a sx, 4 fix sul tiro, sosta a dx, 20 m
L3: M5, a sx diedro ben fessurato su ghiaccio fine, 40 m
L4: a sx fino a reperire la sosta di Monia Mena e continuare lungo il canale, 4o m
Discesa: in doppia lungo la via Monia Mena, la prima calata dalla ringhiera della piattaforma
Sexocet
Relazione della Guida Alpina Ezio Marlier.
Bella, su nastri di ghiaccio molto esili, un passaggio di ricordi della nascita!
Apertura: prima salita Ezio Marlier e Zunino Sabrina il 31/10/2019
Difficoltà: TD+, M6/6+
L1: M6/6+, lungo croste di ghiaccio e fessura/lama fisica, passaggio verso dx nella goulotte/camino, sosta a sx, 25 m
L2: M5, subito una stretta e profonda goulotte, scomoda ma ben proteggibile, uscita da un caratteristico buco (quello di sx è meglio), sosta alla base del diedro d’uscita, 20 m
L3: M4, stupenda uscita a sx e canale non banale, sosta su grosso masso su fix, 40 m
L4: a sx fino a prendere la sosta di Ginogigio e poi quella di Monia Mena, quindi continuare per altri 2 tiri su difficoltà classiche fino alla piattaforma della funivia, 40 m
Discesa: in doppia lungo la via da S3, oppure se si prosegue calate da Monia Mena
Il Vecio
Relazione della Guida Alpina Ezio Marlier.
Bella e dura, su nastri di ghiaccio molto esili, continua e dura su 3 dei 4 tiri.
Apertura: Prima salita Ezio Marlier e Luigi Santini il 1/11/2019
Difficoltà: ED, M8
L1: M6, lungo rampa a dx e oltrepassato spigolo passaggio delicato, sosta, 30 m
L2: M5, a dx nel diedro bellissimo e uscita nel canale, sosta alla base del diedro, 35 m
L3: M8, dritti verso il diedro e dura sezione di 15/18 m (5 spit), 30 m
L4: M4, stupendo, uscita verso sx a prendere sosta con cordone arancione di Cuori di Ghiaccio a dx, 40 m
Discesa: in doppia lungo la via
Frutti di Mare
Relazione della Guida Alpina Enrico Bonino.
Apertura: prima salita E.Bonino e Jon Bracey il 1/11/2019
Difficoltà: M8
Materiale: 2 serie di friend fino al 3 BD, 1 x 4, serie di nuts, fettucce. I chiodi da ghiaccio inutili. Due mezze corde da 50m e NDA. Piccozze ergonomiche fortemente consigliate per la particolarità dei movimenti dei primi due tiri
L1: M7+/M8, lungo croste di ghiaccio e diedro liscio con fessura larga di fondo. Molto fisico. Ancora qualche passo difficile in uscita. Sosta sulla dx, 30 m
L2: M7, la naturale continuazione del diedro; ancora tecnico in partenza con fessura larga e pochi piedi; uscita delicata per via della roccia, ma abbastanza ben proteggibile. Sosta nella nicchia a destra, 25 m
L3: M6, seguire il sistema di fessure a sinistra (diritti sopra la sosta). Fessure larghe nella seconda metà del tiro. Sosta su terrazzo, 35 m
L4: M7, dalla sosta entrare nell’anfiteatro ma salire subito a destra per grandi blocchi strapiombanti, delicato e faticoso. Il muro si abbatte, seguire la neve fino alla sosta in comune con Cuori di ghiaccio. Da qui con due facili tiri fino in cima, 40 m
Discesa: in doppia lungo la via o sulla Via Cuori di Ghiaccio
Cuori di Ghiaccio
Relazione della Guida Alpina Ezio Marlier.
Bella, su nastri di ghiaccio molto esili e tanto misto. La linea di salita attacca 30 m prima dello spigolo.
Apertura: prima salita Ezio Marlier e Sergio Fiorenzano il 25/10/2019
Difficoltà: TD+, M6
L1: bel tiro con passi di M5, sosta su fix con cordone su cengia al centro della goulotte, 25 m
L2: M7, subito uno strapiombo abbastanza difficile nel ribaltamento (fix a sx sopra lo strapiombo), goulotte e uscita ancora da tirare un po’, fix in uscita e sosta su fix e cordone, 30 m
L3: difficoltà classiche 50° verso sx alla base della goulotte, sosta su fix e cordone a dx, 45 m
L4: seguire la goulotte (stupenda) e poi i pendii aperti, 45 m
L5: ancora difficoltà classiche fino ad un evidente triangolo dove si incrocia l’ultima sosta di Koala Pirla, 45 m
Discesa: in doppia lungo la via
Koala Pirla
Relazione della Guida Alpina Ezio Marlier.
Circa un centinaio di metri prima del Colle Flambeau puntare alla parete dove si trova un fix con cordone, partenza di Koala Pirla.
Apertura: prima salita Ezio Marlier e Alberto Corbella
Difficoltà: TD+, M6
L1: M4, bel tiro misto segue una goulotte verso dx, sosta sotto un muro liscio solcato da 2 fessure con ghiaccio sosta fix su cordone, 40 m
L2: M5, bello e ben proteggibile sosta a sx fix e cordone, 30 m
L3: 50°/M4, seguire canale nevoso fino al restringimento, passaggio atletico porta nella goulotte fino in cresta, sosta a dx su fix e cordone, 40 m
L4: bel terreno misto, a sx della cresta sosta su spuntone, 30 m
L5: sulla cresta aggirare verso dx fino a prendere la sosta di calata di La Vie En Rose, 20 m
Discesa: in doppia lungo La Vie En Rose
Gaietta
Relazione della Guida Alpina Ezio Marlier.
La linea di salita è nella forra al centro della parete tra La Vie En Rose e Koala Pirla.
Apertura: prima salita Ezio Marlier e Sergio Fiorenzano
Difficoltà: TD+, 5/M6
L1: bel tiro classico, sosta su fix con cordone su isolotto centrale, 40 m
L2: bel pendio a 50/60° e uscita in goulotte a 70/75°, sosta a sx fix e cordone, 30 m
L3: 5/M6, delicata goulotte con passo iniziale difficile, sosta a sx su fix, 25 m
L4: M5, delicata partenza con passo fisico e bella goulotte a 75/80°, sosta in alto a dx, 30 m
L5: sulla cresta aggirare verso sx e poi a dx fino a prendere la sosta di calata di La Vie En Rose, 30 m
Discesa: in doppia lungo La Vie En Rose
La Vie En Rose
Relazione della Guida Alpina Ezio Marlier.
Circa un centinaio di metri prima del Colle Flambeau puntare alla parete dove si trova uno spit con cordone, partenza di Koala Pirla. Costeggiare per 40 m la parete, un fix indica la partenza.
Apertura: prima salita Ezio Marlier e Sergio Fiorenzano
Difficoltà: TD+, M6
L1: 70°, alcuni bombamenti verticali, sosta su isoletta rocciosa, 40 m
L2: 50°, traverso facile fino alla base della goulotte, sosta a dx del diedro, 40 m
L3: M6, diedro magnifico con una prima parte meno impegnativa, la seconda nel superamento del piccolo strapiombo mette un po’ di pressione in più, 4 fix agevolano la sicurezza, sosta a sx, 35 m
L4: 50°, bel terreno misto fin sotto i cavi a sx, fix con cordone, 40 m
Discesa: in doppia lungo la via
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