A volte in montagna, inconsapevolmente, si presentano dei bivi: non sempre si sceglie la strada giusta e generalmente quando scegliamo la strada sbagliata interpretiamo questo come un errore.
Prendiamo la prima SkyWay, direzione Roi du Siam per la bella
Calcul du Roi, aperta lo scorso anno dalle Guide Alpine Nicolò Bruni e Gianluca Marra. Una via bellissima che Gianni aveva già percorso lo scorso autunno.
Dopo il primo zoccolo indossiamo le scarpette: Gianni parte in una bella fessura e a metà di essa devia a sinistra su un’altra fessura ed una placca per raggiungere, pochi metri dopo, la sosta. Mi recupera e penso “che strano però che non abbiamo riportato nella relazione questa deviazione a sinistra, sarebbe meglio specificarlo”. Parto io per il tiro successivo, mi aspetto una fessura faticosa (che c’è) da cui uscire a destra per trovare la sosta. Esco dal camino-fessura ma la sosta niente! Vedo dei fix a destra, ma sono troppo a destra rispetto a dove sono: attrezzo una sosta su spuntone e due friend e recupero Gianni. In traverso raggiungiamo quei fix, capendo così di aver sbagliato da sotto, quella deviazione a sinistra non doveva esserci. Riprendiamo quindi spensierati la via corretta e proseguiamo fino in cima.
Iniziamo le doppie ed in breve giungiamo al famoso tiro non percorso: Gianni si cala e vede un lastrone sospeso delle dimensioni di un tetto di un furgone, appoggiato da una parte sul bel diedro, dall’altra su un sasso tondeggiante tipo palla da bowling… Proprio lì sotto la sosta a cui saremmo dovuti giungere se non avessimo sbagliato. Alla fine, con una doppia in diagonale abbiamo raggiunto l’altra sosta, ma, inevitabilmente, per recuperare gli scarponi prima, gli zaini poi, siamo dovuti passare sotto la linea di tiro di quella roulette russa, su cui inconsapevolmente avevamo passato una buona oretta poche ore prima.